LA STORIA
NEFASTA DELLA UMANITA’
SI RIPETE INESORABILMENTE E
ANCHE VERGOGNOSAMENTE. LA LOTTA
PER IL POTERE ,
PER L’ACCAPARRAMENTO DI
RICCHEZZE , NON CESSA MAI DI ACCENDERE
FOCOLAI DI GUERRA , DI CONFLITTI VIOLENTI
, DI ORRIBILI
STRAGI , CON CENTINAIA , MIGLIAIA , CENTINAIA
DI MIGLIAIA , MILIONI DI
MORTI DI PERSONE
INNOCENTI , INNOCUE .
GLI ARTEFICI
SONO SOGGETTI SEMPRE
DIVERSI , CHE SI
AVVICENDANO NEGLI ANNI ,
NEI DECENNI, NEI SECOLI , CARATTERIZZATI TUTTI
DA UNA COMUNE
MEDESIMA NATURA
PRIVA DI SCRUPOLI , IMPIETRITA DA CINISMO , CON MIRE
DI POTERE ESPANSIONISTICHE , L’UNO
CONTRO L’ ALTRO , IN
CAMPI CONTRAPPOSTI .
ESSI CONTINUANO , SENZA SOSTA ,
A PERSEGUIRE I
PROPRI PROGETTI DI
DOMINIO SULLE MAGGIORI ,
PIU’ IMPORTANTI E PIU’
NUMEROSE POSSIBILI RISORSE
ECONOMICHE ED ENERGETICHE
ESISTENTI NEL PIANETA
TERRA .
CHIARAMENTE ,
PER RAGGIUNGERE TALI
OBIETTIVI QUESTI PERSONAGGI
SI SERVONO DI MENTI
CAPACI DI PROGETTARE
E PIANIFICARE INTERVENTI
STRATEGICI E TATTICI
DI ALTO LIVELLO
E NATURALMENTE ANCHE
PIANI REALMENTE OPERATIVI
SUI DIVERSI TERRITORI
INTERESSATI.
PER FAR
QUESTO , LO
STRUMENTO PIU’ EFFICACE
E’ IL CAMUFFAMENTO DEL
VERO SCOPO PREFISSATO
, ATTRAVERSO UN COINVOLGIMENTO DELLE
MASSE POPOLARI , ALLE
QUALI CONSEGNARE UN
OPPORTUNO MOTIVO ,
COME UNA “ MISSIONE “ , CHE
DEVE ESSERE COMPIUTA
IN DIFESA DI
UN IDEALE POLITICO
O DI UN
PRINCIPIO RELIGIOSO O
DI UN DIRITTO
SOCIALE .
LA PREPARAZIONE DI
CIASCUN PROGETTO DEVE
ESSERE METICOLOSA E
BEN STUDIATA NEI
PARTICOLARI . ESSA PREVEDE A
VOLTE ANCHE
TEMPI LUNGHI ;
LA CREAZIONE DI
SITUAZIONI DIFFICILI , CHE
DETERMININO CONDIZIONI DI
PROFONDO DISAGIO , DI SOFFERENZA
NELL’AMBITO DI QUESTA
O DI QUELLA POPOLAZIONE
; FACENDO IN
MODO CHE
MAN MANO QUESTE
CONDIZIONI GIUNGANO AD
UNA ESASPERAZIONE TALE CHE ANCHE UN
BANALE INCIDENTE SIA
SUFFICIENTE A SCATENARE
NELLA FOLLA , L’IRA , LA RABBIA , L’ODIO ACCUMULATO
E A SFOCIARE
NELLA VIOLENZA ,
NEGLI ATTI PIU’
CRUDELI ED EFFERATI .
OGNI PROCESSO , NATURALMENTE , VA
SEMPRE TENUTO SOTTO
CONTROLLO E “ PILOTATO “
DALLA STESSA
“ REGIA “ , AVENDO
CURA CHE IL
CLIMA DI CONFLITTUALITA’ SI
MANTENGA SEMPRE ELEVATO , SINO
A QUANDO LO
SCOPO NON SIA
STATO RAGGIUNTO : L’OCCUPAZIONE DI
QUESTO O DI
QUEL TERRITORIO , REGIONE , STATO
E IL DOMINIO
SULLE RELATIVE RISORSE
.
IL PRINCIPIO E
I SISTEMI USATI
SONO SEMPRE GLI
STESSI , SIA CHE
ESSI ABBIANO LUOGO
IN TERRITORI O IN CONTINGENZE
LIMITATE , SIA CHE
RIGUARDINO CONFLITTI FRA
GRANDI STATI .
IL RISULTATO SI
MISURA , IN QUESTO
ULTIMO CASO ,
IN MILIONI E
MILIONI DI MORTI
AMMAZZATI ,E CON IL
MAGGIORE ARRICCHIMENTO E
ACCRESCIMENTO DI POTERI
A FAVORE DI
CHI HA SAPUTO
PROFICUAMENTE GESTIRE TUTTE
LE OPERAZIONI , SINO
ALLA FINE.
SOLITAMENTE LA COLPA
VIENE IMPUTATA A
CHI HA INIZIATO
LE OSTILITA’ ,
E SICURAMENTE LA
CONDANNA NEI CONFRONTI
DI CHI E’
RIMASTO SCONFITTO ,
MA QUALI
SONO STATE LE
VERE E REALI
CAUSE CHE HANNO
DETERMINATO LO SCONTRO
? QUALE DELLE
PARTI CONTRAPPOSTE HA
EFFETTIVAMENTE DATO ORIGINE
A QUELLE CONDIZIONI
DI MALCONTENTO , DI INSOFFERENZA , E QUINDI
DI ESASPERAZIONE , CHE
POI SONO SFOCIATE
IN RABBIA E ODIO E
VIOLENZA ?
CHI VOGLIA ANALIZZARE
CON COSCIENZA GLI
AVVENIMENTI BELLICI E
I CONFLITTI SOCIALI
PIU’ GRAVI E
CRUENTI , CHE
LA STORIA DEL
MONDO HA REGISTRATO
,( DA ULTIMO
QUELLO DELLA SECONDA
GUERRA MONDIALE ) ,
NON PUO’ ESIMERSI
DAL DOVERE DI
CONOSCERE IN MODO
APPROFONDITO I FATTI
AVVENUTI , NON SOLO
DAL PUNTO DI
VISTA DEGLI EPISODI
, MA FONDAMENTALMENTE RIGUARDO
AGLI ASPETTI NON
APPARENTI , CHE SI NASCONDONO
DIETRO I PROCLAMI
POLITICI E DI
REGIME , APPOSITAMENTE
UTILIZZATI PER NON
FAR EMERGERE CERTE
VERITA’ .
LO SCENARIO INTERNAZIONALE CHE
SI PRESENTA OGGI
E’ QUELLO DI
UNA EVIDENTE CONTINUITA’
STORICA E CRONACISTICA
DI FATTI CRUENTI
E DI MALVAGITA’
; IN OGNI
PAESE E IN
TUTTI I CONTINENTI
; DOVE VI SONO
GUERRE APERTE ,
DOVE VI SONO
ATTI TERRORISTICI E
ATTENTATI ; DOVE VI
SONO SOLLEVAZIONI POPOLARI
FOMENTATE DA CHI
VUOL APPROPRIARSI DEL POTERE ; DOVE VI
SONO PROPAGANDE DI
RAZZISMO E DI
DISPREZZO DI IDEOLOGIE
E DI FEDI
RELIGIOSE.
LA ESASPERAZIONE E
LA RADICALIZZAZIONE DI
QUESTI FENOMENI PUO’
BEN GENERARE DELLE
TRAGEDIE UMANE DI
INAUDITE PROPORZIONI E
LA TREMENDA RESPONSABILITA’ DI
TUTTO QUESTO NON
PUO’ NON RICADERE
SU QUANTI ,
NELLE STANZE DEL
POTERE , ALIMENTANO I
CONTRASTI SOCIALI E
RELIGIOSI.
PER TALI
MOTIVI , NELLA COSCIENZA
DI CIASCUN CITTADINO
CHE SI
SENTA RESPONSABILE NEI
CONFRONTI DELLA DIFESA DELLA
VITA E DELLA
SALUTE E DEI
DIRITTI PROPRI E
DELLA PROPRIA FAMIGLIA
, DEVE RIMANERE
SEMPRE MOLTO ALTA L’
ATTENZIONE A NON
FARSI INFLUENZARE NELLA MENTE
E NELL’ANIMO DA
FATTORI CHE INDUCONO
ALL’ODIO RAZZIALE E
ALLA VIOLENZA , NONCHE' AL DISPREZZO DELLE ALTRUI FEDI RELIGIOSE .
SE VOGLIAMO CAPIRE
VERAENTE COSA STA
ACCADENDO NEL MONDO
, IL PERCHE’
DI TANTI TERRIBILI
ATTENTATI , DOBBIAMO
NECESSARIAMENTE AMPLIARE E
APPROFONDIRE LE NOSTRE
CONOSCENZE , INNANZI
TUTTO ATTRAVERSO LE
NOTIZIE DI CRONACA
SUI FATTI E
AVVENIMENTI REALMENTE ACCADUTI .
CIO’ LO SI
PUO’ FARE ATTRAVERSO
I PIU’ DIVERSI
E MOLTEPLICI MEZZI
DI INFORMAZIONE OGGI
ESISTENTI .
IL PASSO
SUCCESSIVO E’ QUELLO
DI CERCARE DI
COORDINARE LE NOTIZIE
RICEVUTE DALLE PIU’
POSSIBILI E DIVERSE
FONTI INFORMATIVE , IN
MODO DA RICONDURLE
IN UN QUADRO
UNICO , CHE CONTENGA
QUANTO MENO UNA
COERENTE ESPOSIZIONE DEI
FATTI ACCADUTI
E NATURALMENTE MEGLIO
, SE SI POSSONO
CONOSCERE LE MATRICI
DEGLI ATTENTATI AUTODENUNCIATESI PUBBLICAMENTE
.
I PIU’ RECENTI
E ANCHE PASSATI
TRAGICI EPISODI CAUSATI
DA TERRIBILI ATTENTATI
TERRORISTICI (
a partire da
quello dell’11.9.2001 –Torri Gemelle-
e per ultimo quello del 7.1.2015 – a Parigi –
Charlie Hebdo ), NONCHE’ DAI CONTINUI , INCESSANTI
CONFLITTI BELLICI E
ATTI TERRORISTICI AVVENUTI
IN DIVERSE PARTI
DEL MONDO , RAPPRESENTANO UNO
SCENARIO LUCUBRE
E INDUCONO OGNI
COSCIENZA CIVILE PIU’
AD UNA VISIONE
CHIARAMENTE PESSIMISTICA DEL
PROSSIMO FUTURO , PIUTTOSTO
CHE A POSSIBILI
QUANTO IMPROBABILI PROSPETTIVE
DI PACE .
UN FATTORE APPARE
SEMPRE PIU’ EVIDENTE
: IL PREDOMINIO
DEGLI INTERESSI ECONOMICI
E SPECULATIVI FINANZIARI
, COLLEGATI ALL’ ACQUISIZIONE DI
FONTI ENERGETICHE ( PETROLIO
E GAS ) SPINGONO
GLI STATI PIU’
POTENTI A CONTRAPPORSI
CIASCUNO VERSO GLI ALTRI
, PER L’ACCAPARRAMENTO DELLE
STESSE , INTRAPRENDENDO , DIRETTAMENTE
OPPURE PROVOCANDO TRAMITE
ALTRI PAESI, CONFLITTI
SANGUINARI E PERSINO
GENOCIDI DI POPOLAZIONI
INTERE .
PER RAGGIUNGERE QUESTI
PRECISI OBBIETTIVI , DA PARTE
DEI RISPETTIVI GRUPPI
POTENTATI SI E’ RESO
NECESSARIO COINVOLGERE LE
MASSE POPOLARI ,
NONCHE’ MOLTO UTILE
FAR ASSUMERE AI
PROGETTI ESPANSIONISTICI E
DI ARRICCHIMENTO , LE
VESTI PIU’ OPPORTUNE
E IN QUALCHE
MODO PIU’ CONVINCENTI
. ADDUCENDO NECESSITA’ DI
NATURA POLITICA E
SOCIALE ( Progetti di democratizzazione , di sviluppo socio-economico , di diritti
territoriali ) ; MOTIVI
DI NATURA RELIGIOSA
E POLITICA -IDEOLOGICA ( affermazione di principi e regole religiose e sociali più rigide e
conformiste ).
IL TUTTO ,
FACENDO IN MODO
DI ACCENDERE I
FUOCHI , DI
GUERRE E CONFLITTI
FRA GRUPPI ETNICI ,
FRA PAESI E
ALL’INTERNO DI OGNI
PAESE , LADDOVE
FOSSE OPPORTUNO E
UTILE , ATTRAVERSO
SISTEMATICHE O TEMPORANEE
INSTAURAZIONI E ABBATTIMENTI
DI REGIMI DITTATORIALI
O DI GOVERNI
FANTOCCIO.
COSA E’ RIMASTO
DELLA TANTO INVOCATA
“ PACE “ ?
……….UTOPIA !
INFATTI , ANCHE SE
PARE CHE AL
MOMENTO NON VI
SIANO SCENARI DI
GUERRA MONDIALE , COMUNQUE
VA SEMPRE PIU’
DIFFONDENDOSI IL TERRORE
DI ATTI TERRORISTICI
ESTREMAMENTE EFFERATI ,
CHE ASSAI DIFFICILMENTE
POSSONO ESSERE PREVENUTI
E CHE POSSONO
ESSERE FACILMENTE ESEGUITI
CON POTENTI ORDIGNI
ESPLOSIVI , DI DIMENSIONI ANCHE
RIDOTTE.
GLI ATTI TERRORISTICI
, CHE STANNO
SUSSEGUENDOSI GIORNO PER
GIORNO , IN DIVERSE
PARTI DEL MONDO
, IN NOME
DI ORGANIZZAZIONI ESTREMISTE , FONDAMENTALISTE ISLAMICHE
, ALTRO NON SONO
CHE L’ESPRESSIONE PIU’
MANIFESTA DI UNA
DICHIARAZIONE DI GUERRA
NEI CONFRONTI DI UN MONDO
OCCIDENTALE , GIUDICATO ( A
TORTO O A
RAGIONE ) “ USURPATORE “ DI
TERRITORI E DI
RISORSE ENERGETICHE ED ECONOMICHE
, IN PAESI “ STRANIERI “
( AFRICA , IRAQ . AFGANISTAN ….ECC… ).
QUESTA E’ UNA “
LOTTA SENZA QUARTIERE “
, IN CUI
NON VI SONO
SCHIERAMENTI DI TRUPPE
BEN DEFINITI ,
CHE SI CONTRAPPONGONO SUL
TERRENO O COMUNQUE
IN CAMPO APERTO ,
MA PICCOLI E
NUMEROSISSIMI GRUPPI
DI PERSONE ,
SPARSI A MIGLIAIA
NEL MONDO ,ORGANIZZATI IN
SEDI SCONOSCIUTE, ANCHE
IN INSOSPETTABILI ABITAZIONI
CIVILI , OTTIMAMENTE
ARMATI ED EQUIPAGGIATI , ISPIRATI TUTTI
AD UN UNICO
IDEALE O SCOPO
, A COMBATTERE , DISTRUGGERE, UCCIDERE , TERRORIZZARE , INOPINATAMENTE IL
MONDO OCCIDENTALE , AL
FINE DI COSTRINGERLO
AD ARRENDERSI E A CEDERE
ALLE LORO RICHIESTE E
A RITIRARSI DAI
LUOGHI TUTTORA DI
LORO INFLUENZA.
VOLER COMBATTERE ,
CONTRASTARE E CERCARE
DI SCONFIGGERE TALI
FORZE DISLOCATE IN
MODO ESTREMAMENTE FRAZIONATO
, USANDO I
TRADIZIONALI MEZZI MILITARI
O SISTEMI DI
POLIZIA E VIGILANZA ,
SAREBBE COME PRETENDERE
DI ABBATTERE UNA
INVASIONE DI CAVALLETTE
SOLTANTO CON LE
CARABINE .
NON RIMANE ALTRO
CHE LA CAPACITA’
DI ORGANIZZARE NEI
MIGLIORE DEI MODI
E CON I
MEZZI PIU’ EFFICIENTI
ED EFFICACI UNA
DIFESA MOLTO
VALIDA , SIA
SUL PIANO DEI
CONTROLLI , NEL TERRITORIO
E RIGUARDO ALLE
PERSONE , SOPRATTUTTO SUL
PIANO DELLA “ INTELLIGENCE
“ ,
DI INFORMAZIONI COORDINATE
A LIVELLO NAZIONALE
E INTERNAZIONALE ,
OLTRE CHE SUL
PIANO DEGLI INTERVENTI
REPRESSIVI E
MILITARI .
PER QUESTI MOTIVI
, APPARE URGENTE
E ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE ,
PER LA MAGGIORE
SICUREZZA E DIFESA
DELLE POPOLAZIONI , CHE I
PAESI APPARTENENTI ALLA
“ UNIONE EUROPEA “ SI
ATTIVINO POLITICAMENTE AL
FINE DI RAGGIUNGERE
UN VERO E
PROPRIO “ ACCORDO “ SUL
PROGETTO DI REALIZZAZIONE
DI UNA VERA
E REALE “ CONFEDERAZIONE DI STATI
EUROPEI “ , CHE
SAPPIA IMPORSI CON
UNA STRATEGIA UNIFOME
IN CAMPO DI
POLITICA ESTERA , NONCHE’
DI DOTARSI DI UN’
UNICA ( COMUNE FRA GLI
STATI CONFEDERATI ) ORGANIZZAZIONE DI
DIFESA MILITARE E
DI SERVIZI DI
INFORMAZIONE .
Alcune note su :
Che cosa
è attualmente la “ UNIONE
EUROPEA “
( brano tratto
da Wikipedia -l’enciclopedia libera )
L'Unione europea non è una
semplice organizzazione intergovernativa (come leNazioni
Unite) né unafederazionedi Stati (come gliStati Uniti d'America), ma un'unione pattizia tra
Statisovrani[13], alle
cui istituzioni gli stati membri delegano parte delle proprie funzioni
governative. Esercita un potere pubblicoderivato,
anche in una condizione di supremazia accettata dagli Stati membri, le cui
competenze concesse sulla base del "principio dell'attribuzione specifica
limitata" spaziano dagli affari
esterialladifesa, allepolitiche economiche, all'agricoltura, alcommercioe alla protezione ambientale. In alcuni di
questi campi le funzioni dell'Unione europea la rendono simile a una federazionedi stati (per esempio, per quanto riguarda
gliaffari monetario le
politiche ambientali); in altri settori, invece, l'Unione è più vicina a unaconfederazione(per esempio, per quanto riguarda gli
affari interni) o a un'organizzazione politica sovranazionale (come per lapolitica
estera).
Dalla fine della seconda
guerra mondiale si è purtroppo assistito allo scoppio di centinaia di conflitti
armati, benché l’espressione “guerra fredda” potrebbe portare qualcuno a
pensare che la seconda metà del XX secolo sia stata caratterizzata da una certa
staticità. In realtà il terrore atomico ha sì impedito che le due superpotenze
si affrontassero in un conflitto aperto, ma non ha certo proibito loro di
confrontarsi attraverso “guerre per procura” sull’intero scacchiere mondiale,
soprattutto nei Paesi in via di sviluppo che proprio negli anni ’60 e ’70
iniziavano il loro problematico percorso di decolonizzazione.
È difficile stimare quante
guerre siano state combattute dal 1945 ad oggi o quante siano state le vittime
militari e civili. Questo innanzitutto perché la prassi di dichiarare
ufficialmente le ostilità è stata abbandonata da tempo, ma soprattutto perché negli
ultimi decenni sembra essersi modificata la natura dei conflitti: la
maggioranza delle guerre non può più infatti essere considerata interstatale ma
intrastatale. Secondo il programma di ricerca statunitenseCorrelates
of Warnegli
ultimi sessant’anni andrebbero conteggiatealmeno 25 guerre tra Stati e ben 127
conflitti civili, i quali in totale sono costati circa 20 milioni di morti, per
la maggior parte appartenenti alla popolazione civile.
Questo dato sull’escalation
delle guerre civili porta purtroppo con sé anche un altro elemento, ossia la
diminuzione delle possibilità di intervento di qualunque sistema internazionale
di sicurezza, come può essere quello delle Nazioni Unite, spesso ostacolato
nella sua azione dal divieto di ingerenza negli affari interni di un Paese.
Oggi si contano nel mondo
almeno25
conflitti armati, la maggior parte dei quali concentrati in Asia e in Africa e
su cui si hanno così scarse informazioni da parte dei media, che ormai vengono
definite “guerre dimenticate”. Del resto molti Paesi in
via di sviluppo soffrono ancora le conseguenze della colonizzazione (che per
molti aspetti economici è tutt’altro che terminata), e del successivo processo
di decolonizzazione, che di fatto ha obbligato diversi popoli a
un’organizzazione statale sulla base del modello occidentale a prescindere
dalle loro tradizioni e a dei confini del tutto artificiali che hanno spesso
causato conflitti sia al loro interno che con gli Stati vicini.
Conflitti nel mondo
Nel mondo sono in corso 31 conflitti
Clicca sull'immagine per ingrandire
MEDIO ORIENTE 1. Iraq 140.000 morti dal 2003 (+4.000)
2. Israele-Palestina 7.100 morti dal 2000 (+100)
3. Turchia (Kurdistan) 45.000 morti dal 1984
4. Yemen (Sciiti) 16.000 morti dal 2004
5. Yemen (Tribali) 300 morti dal 2010
6. Yemen (Secessionisti) 200 dal 2009
ASIA
7. Afghanistan 61.000 morti dal 2001 (+10.000)
8. Pakistan (Pashtunistan) 31.000 dal 2004 (+5.000)
9. Pakistan (Balucistan) 1.800 morti dal 2004 (+350)
10. India (Kashmir) 68.000 morti dal 1989 (+400)
11. India (Assam) 52.000 morti dal 1979 (+300)
12. India (Naxaliti) 13.000 morti dal 1980 (+1.200)
13. Birmania (Karen) 30.000 morti dal 1988
14. Thailandia-Cambogia 20 morti dal 2008
15. Thailandia (Pattani) 4.200 morti dal 2004 (+700)
16. Filippine (Npa) 41.000 morti dal 1969 (+350)
17. Filippine (Mindanao) 71.000 morti dal 1984
18. Coree 200 morti dal 1953 (+50)
AFRICA
19. Somalia 10.500 morti dal 2006 (+3.000)
20. Etiopia (Ogaden) 4.000 morti dal 1994
21. R.D.Congo (Kivu) 6.000 morti dal 2004
22. Uganda 100.000 morti dal 1987
23. Sudan (Darfur) 300.000 morti dal 2003
24. Sudan (Sud) 400 morti dal 2011
25. Rep.Centrafricana 2.000 morti dal 2003
26. Ciad 2.000 morti dal 2005
27. Nigeria (Delta) 15.000 morti dal 1994
28. Algeria 200.000 morti dal 1992
EUROPA
29. Russia (Nord Caucaso) 50 mila morti dal 1999 (+1.000)
AMERICA LATINA
30. Colombia 300.250 morti dal 1964
31. Messico (Narcos) 32.000 morti dal 2006 (+12.500)
NB: La differenza
delle cifre rispetto all'anno scorso registra sia incrementi (indicati tra
parentesi) che ricalcoli delle vittime totali fatti sulla base di nuove e più
attendibili informazioni
LA
RIVOLUZIONE ISLAMICA ( brani
tratti da Wikipedia –la enciclopedia libera )
Nel 1979 larivoluzione
islamicainIranspazzò via loshahMohammad Reza
Pahlavi, con tutte le forze
d'opposizione riunite attorno all'ayatollahKhomeini. Il nuovo governo instaurò lashari'anel Paese e col tempo iniziò a finanziare anche
movimenti politici tra cuiHezbollahinLibano,
successivamente classificato come terroristico in vari Paesi del mondo,
compresi quelli arabi come laGiordania, l'Arabia Sauditae l'EgittodiMubarak; i citati condannarono le azioni di Hezbollah, mentreSiriaeIransi dichiarano favorevoli alle azioni dell'organizzazione. . L'Unione europearifiutò inizialmente di qualificare Hezbollah
come organizzazione terroristica, ma il 10 marzo 2005 ilParlamento
europeoadottò
una risoluzione non vincolante che di fatto accusa Hezbollah di aver condotto
«attività terroriste»; gli Stati Uniti esercitarono pressioni sull'Unione per
fare includere il movimento nella lista delle organizzazioni terroristiche; ilConsiglio
d'Europaaccusò
poi Imad Mughiyah di essere membro di Hezbollah e di attività terroristica.
Lo Stato
Islamico
Una nuova sigla che si è
affacciata sulla scena mondiale è loStato
Islamico, proclamatosi indipendente il 3 gennaio 2014 ma in precedenza
conosciuto anche comeStato
Islamico dell'Iraq e dellaGrande
Siria(ossiaStato Islamico dell'Iraq e al-Sham,ISIS, oSegretario Generale del califfato
Islamico, ma anche spesso comeStato
Islamico dell'Iraq e del Levante(ISIL);
la sua origine è dal Jamā'at al-Tawḥīd wa
l-jihād, al-Qāʿida in Iraq e Mujāhidīn del Consiglio della Shura (attivo dal
1999 al 2006), e fondato dalsalafitagiordanoAbu Mus'ab al-Zarqawi.
La sua storia si è incrociata
con quella delFronte
al-Nusracrebbe
rapidamente diventando una forza combattente sostenuta dall'opposizione
siriana.
Il gruppojihadistaattivo inSiriae inIraqha come leader nel 2014Abu Bakr al-Baghdadi, che ha unilateralmente[32]proclamato la rinascita delcaliffatonei territori caduti sotto il suo
controllo. Peculiarità dello Stato Islamico è quella di riunire in una sola
entità le caratteristiche dell’esercito, delle modalità terroristiche, della
fisicità del territorio in cui risiede e della struttura statale.
Lo Stato Islamico ha anche coniato una sua moneta, seppure non riconosciuta
come lo stato a livello internazionale: ilDinaro
dello Stato Islamico
Ilterrorismo islamistao, meno correttamente,islamicoè una forma diterrorismoreligioso praticato da ristretti gruppi difondamentalisti musulmaniper raggiungere vari obiettivi politici in
nome della loro religione.
Una radicale trasformazione del
terrorismo islamico si è avuta con l'emergere di nuovi Stati con grandi
disponibilità finanziarie come l'Arabia
Sauditae gli emiratidelGolfo
Persico, caratterizzati anche da forme di governo che si influenzano
reciprocamente con gli ambienti "clericali" islamici e con le
dottrine legate a correnti di pensiero integraliste come ilwahhabismo. Questi Stati hanno indirettamente
finanziato (foss'anche inconsapevolmente), attraverso donazioni da parte di
istituzioni caritatevoli, gruppi più o meno legati al terrorismo, e lo stesso
si può dire di facoltosi esponenti del mondo privato di questa stessa area. Non
esiste un automatismo tra donazione e finanziamento al terrorismo, ma parte dei
soldi destinati ad opere assistenziali è stata usata per gestire istituzioni di
accoglienza in aree come ilPakistan, dalla
quale gli stranieri provenienti dal Golfo Persico, dalleFilippineo da altri paesi con una popolazione almeno
in parte islamica sono stati smistati presso i campi di addestramento situati
inAfghanistano nell'area di confine tra i due paesi; qui
è stata fatta una ulteriore selezione tra i candidati, destinandone alcuni a
corsi specifici di uso degli esplosivi e demolizione o gestione degli ostaggi.