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sabato 8 giugno 2013

PROVVEDIMENTI URGENTI DA PRENDERE

Noi ,onesti cittadini, che siamo tanti e di più per la giustizia sociale

      CHIEDIAMO  :   IMPOSTE PIU’ ELEVATE AI RICCHI ,SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE , SUI GROSSI PATRIMONI ; PIU’ RIGOROSA ED EFFICACE LOTTA ALLA EVASIONE  FISCALE  E CONTRO LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI ; CARCERE  PER  GLI  EVASORI  E  CONFISCA DEI BENI  ACQUISITI  DA  ATTIVITA’ ILLECITE ; TAGLI DRASTICI  ALLA SPESA PUBBLICA  ATTRAVERSO  LA ELIMINAZIONE DELLE  AGEVOLAZIONI  ,  DEGLI SPRECHI ; UNA  FORTE  RIDUZIONE  DEL NUMERO DEI COMPONENTI  DEGLI  ORGANI  POLITICO-ISTITUZIONALI  CENTRALI  E  PERIFERICI ;

TUTTI  PROVVEDIMENTI URGENTI DA PRENDERE DA PARTE DEL GOVERNO E PARLAMENTO

- LA CRISI ECONOMICA STA DETERMINANDO SEMPRE DI PIU’ UN CRESCENTE CALO DEI CONSUMI DA PARTE DELLE FAMIGLIE , UNA GRAVE DISOCCUPAZIONE , DIVENTATA ALLARMANTE ( CIRCA SEI MILIONI di cui 650 mila di GIOVANI .cioè il 40 % ) , LA  CONTINUA  CRESCENTE CHIUSURA ( PIU’ DI 130 OGNI GIORNO ) DI MIGLIAIA E MIGLIAIA DI IMPRESE COMMERCIALI, ARTIGIANALI, PERSONE DISPERATE CHE SI TOLGONO LA VITA, UNA SPIRALE NEGATIVA CHE NON SI FERMA ;
- IL GOVERNO , IL PARLAMENTO HANNO IL DOVERE DI PORRE IMMEDIATAMENTE UN FRENO A QUESTA TREMENDA SPIRALE ; MA INVECE I MINISTRI, ONOREVOLI E SENATORI , SI STANNO OCCUPANDO DI NOMINE E CONTRONOMINE DI ESPERTI , DI SAGGI , DI CARICHE POLITICHE , DI PROGETTI ( ANCORA TEORICI E INDETERMINATI ) DI RIFORME ISTITUZIONALI E SULLA COSTITUZIONE , E SINO A QUESTO MOMENTO , DOPO MESI DI GOVERNO , NON SI HA ALCUN SEGNALE CONCRETO DI INTERVENTI PER AIUTARE ECONOMICAMENTE CHI STA REALMENTE MALE ; SEMBRA CHE NESSUNO VOGLIA INTERVENIRE AD UNA VERA RIFORMA DEL SISTEMA FISCALE, CHE E’ DIVENUTA URGENTISSIMA E CHE RISTABILISCA EQUITA’ E GIUSTIZIA FRA CHI HA REDDITI DI DENARO E PATRIMONIALI MOLTO ALTI E CHI INVECE LI HA MEDIO BASSI O ADDIRITTURA NULLI ;
- ALLORA, QUALI INTERVENTI POSSONO ESSERE AVVIATI E DA SUBITO ?
I PATRIMONI IMMOBILIARI DEI MAFIOSI E DEI CORROTTI , DEI TRUFFATORI , OLTRE CHE ESSERE SEQUESTRATI , DEVONO ESSERE CONFISCATI E MESSI IN VENDITA , ED IL VALORE ECONOMICO DI QUESTI DEVE ESSERE COMPUTATO COME REALE ED EFFETTIVA RICCHEZZA PATRIMONIALE IN AUMENTO PER LE CASSE DELLO STATO ; DA FAR VALERE POSITIVAMENTE RIGUARDO AL 3 % FRA IL P.I.L. E IL DEBITO PUBBLICO ;
-DAL COMPUTO DI TUTTI QUESTI CAPITALI CONFISCATI , IN SOLDI E IN IMMOBILI , OLTRE AI MAGGIORI INTROITI OTTENIBILI ATTRAVERSO UNA PIU’ EFFICACE E RIGOROSA LOTTA ALLA EVASIONE FISCALE ( 170 MILIARDI ), NONCHE’  ATTRAVERSO  UNA  DRASTICA  RIDUZIONE  DELLA  SPESA  PUBBLICA  OTTENIBILE  DALLA  RIDUZIONE (  ALMENO DEL 50 % ) DEL NUMERO DEI COMPONENTI DEL PARLAMENTO, DEGLI ORGANI DEGLI ENTI LOCALI, DALLA ELIMINAZIONE DELLE PROVINCE  E DI TUTTI I FINANZIAMENTI PUBBLICI  A FAVORE DEI PARTITI  ,  DI  TUTTE LE AGEVOLAZIONI NEI CONFRONTI  DI  CHI SVOLGE UN INCARICO POLITICO ISTITUZIONALE,  IL GOVERNO POTREBBE TRARRE CERTAMENTE LE RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE NECESSARIE E SUFFICIENTI PER QUEGLI INTERVENTI CHE SONO DI ASSOLUTA EMERGENZA :

- 1) RIGUARDO AD UN REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA ( ESENTASSE E DA CORRISPONDERE INDIVIDUALMENTE ) PER CHI E’ DISOCCUPATO , IN AIUTO A QUELLE FAMIGLIE CHE PURTROPPO HANNO RAGGIUNTO IL LIVELLO DI POVERTA’;
- 2 ) LA COMPLETA DETRAZIONE FISCALE OPPURE IL RIMBORSO DELLE SPESE SOSTENUTE ( SECONDO UN TETTO MASSIMO STABILITO ), PER CHI HA UN REDDITO SINO A DUEMILA EURO E RIGUARDO AD ACQUISTI DI BENI DI PRIMA NECESSITA’ O SPESE PER SERVIZI ESSENZIALI , USUFRUITI IN ORDINE ALLA SALUTE , ALLA ISTRUZIONE , ALLA ABITAZIONE ; NATURALMENTE , TUTTE SPESE DA COMPROVARE ATTRAVERSO SCONTRINI E FATTURE E CHE OLTRETUTTO RAPPRESENTEREBBERO UN UTILISSIMO ED EFFICACE SISTEMA PER CONTRASTARE LA EVASIONE FISCALE.
- 3 ) UNA DETASSAZIONE TEMPORANEA RIGUARDO ALLE IMPRESE CHE ASSUMONO LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO;
- 4 ) LO SBLOCCO DEI VINCOLI DEL PATTO DI STABILITA’ E IL PAGAMENTO DI TUTTI I DEBITI CHE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI HANNO ASSUNTO NEI CONFRONTI DELLE IMPRESE PER OPERE E LAVORI GIA’ EFFETTUATI.
 

Nel rispetto della Costituzione , noi cittadini dovremmo aspettarci che prontamente il Parlamento ed il Governo , fra i cui compiti vi è quello fondamentale di ristabilire la piena legalità nel Paese, approvino efficaci e precise norme di legge finalizzate al contrasto alla corruzione , quali la istituzione del reato di “corruzione fra privati “ , il reato di “auto riciclaggio “ , il reato di “falso in bilancio “ , il reato di “ evasione fiscale”, prevedendo pene molto severe per gli evasori , nonché una norma che regoli nell’ambito di cariche pubbliche istituzionali i casi di “conflitto di interessi”.

Tutti provvedimenti che possono essere emessi , se vi è la volontà politica, in tempi molto brevi e senza carichi di spesa !

SE TALI PROVVEDIMENTI NON VERRANNO PRESI CON IMMEDIATEZZA , LA SITUAZIONE ECONOMICA E SOCIALE NEL NOSTRO PAESE FRA NON MOLTO POTREBBE AGGRAVARSI PERICOLOSAMENTE , CON CONSEGUENZE CONFLITTUALI TEMIBILI .

                                   
NON SI POTRA' MAI E NON SI DEVE RISOLVERE UN PROBLEMA COSI' DRAMMATICO COME E’ QUELLO DELLE CARCERI ITALIANE ATTRAVERSO AMNISTIE , INDULTI , O BRACCIALETTI O ALTRI ESPEDIENTI BANALI , INUTILI E COSTOSI ..... SONO NECESSARIE  RADICALI , RISOLUTIVE  RIFORME  ORDINAMENTALI , PROCEDURALI E STRUMENTALI.


PROPOSTA  DI RIFORME SULLE  CARCERI  ITALIANE

PER LA RISOLUZIONE DEL GRAVOSO PROBLEMA DEL SOVRAFFOLLAMENTO NELLE CARCERI ITALIANE


  Premesso  che  l'art. 27 della Costituzione vieta  che una pena detentiva sia  in violazione dei diritti umani e prevede  che la pena deve tendere alla rieducazione del carcerato e  che  la  situazione  in cui versano gli Istituti  e strutture abitative penitenziarie italiane ha raggiunto e superato ormai drammaticamente  livelli di sopportabilità  e  decenza  umana, 
-Innanzi tutto è assolutamente necessario che vengano emessi provvedimenti legislativi volti a ridefinire giuridicamente  l’Istituto penale riguardante l’ordinamento penitenziario e precisamente rivedere la possibilità  , in ordine alla esigenza  della  sicurezza sociale sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà nei confronti di chi ha commesso  reati ,  di una  effettiva distinzione  applicativa nei confronti dei soggetti , distinguendo reati gravi e pericolosità dei soggetti, e reati  meno  gravi , reati ritenuti di minore entità.  Cioè, tenere in luoghi e  reparti ben distinti i soggetti rientranti nel primo caso da tutti quegli altri.  Altresì, applicando  una  ulteriore importante  distinzione , sempre in ordine alla situazione giuridica processuale personale,  riguardo alla  collocazione  detentiva, fra chi è in attesa di giudizio e chi invece  deve scontare una pena divenuta esecutiva.
Per poter tradurre nella  realtà una  tale importante riforma , che  verrebbe  a  costituire  sicuramente in  modo molto  più  ragionevole e  umano   l’applicazione della giustizia penale , indubbiamente si  rendono  indispensabili maggiori strutture  penitenziarie  e  più  personale qualificato, addetto alla sorveglianza.
Allo stato  delle cose , vista la gravissima situazione di sovraffollamento nelle carceri  e  la  reale  confusione di convivenza  in  merito  alle fattispecie sopra considerate, ad eccezione di quei soggetti rientranti nella applicazione dell'articolo 41-bis ( Il c.d. carcere duro) della Legge 26/7/1975 n.354,  e  viste le attuali reali  difficoltà di carattere organizzativo  ed  economico in cui versa il nostro Paese,  si  vuole  avanzare  la  PROPOSTA , innanzi tutto ,  di  poter  rimettere in efficienza talune  tuttora  esistenti strutture  penitenziarie  dismesse e rimaste abbandonate, ma ancora utilizzabili, e  quindi inoltre  considerare come  iniziativa interessante , al fine di acquisire una più ampia disponibilità allocativa, la possibilità di  adibire le  ex  caserme  militari , ormai  dismesse,come Istituti penali di custodia cautelare, nei quali ospitare soggetti imputati di reati non gravi e in attesa di giudizio ed anche soggetti già condannati però per reati  minori. Pertanto,strutture non caratterizzate secondo le classiche celle , bensì  aventi ambienti più ampi , meno restrittivi , dove poter circolare , avere contatti interpersonali con altri individui, svolgere attività lavorative e culturali , sempre sotto la sorveglianza degli operatori penitenziari.
Si tenga presente che le strutture già utilizzate come caserme militari si presentano idonee allo scopo, dato che le stesse conservano le caratteristiche tipiche di locali in cui la sicurezza , appunto dal punto di vista  strutturale,  è un fattore già esistente, ma che naturalmente necessitano di talune opportune modifiche e adattamenti funzionali.
 Oltre al personale addetto alla custodia cautelare, si può  ricorrere alla  assunzione anche di  persone aventi la qualifica di assistente sociale, specialmente se nei luoghi di restrizione  si  pongono in essere  attività  che  comportino  applicazioni  ed  impegni di carattere lavorativo e  culturale, volti ad un effettivo recupero e  reinserimento dei soggetti nell’ambito del sociale.
Quanto sopra, può essere  realizzato in tempi non necessariamente  lunghi e soprattutto non  comporta  oneri rilevanti di spesa  e   viene  a  costituire una  soluzione  proficua  organizzativa e di civiltà ; tutto ciò chiaramente, va posto in essere in aggiunta a quelle  norme  di legge, già esistenti,( La legge Gozzini  n. 663 del 1986,) che contemplano adesso misure alternative e sostitutive alla detenzione, nonché a quegli altri opportuni provvedimenti legislativi da approvare e che prevedano una depenalizzazione dei reati considerati minori.


DA  TENERE PRESENTE CHE L’IMPIEGO DELLE SOMME NECESSARIE  PER LA REALIZZAZIONE DI UNA RIFORMA  CARCERARIA  COSI’ COME FORMULATA ,  PUR COMPORTANDO   NEL SUO COMPLESSO UN CERTO IMPEGNO FINANZIARIO , SIA SOTTO L’ASPETTO DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI  SIA  RIGUARDO  AL FABBISOGNO DI PERSONALE QUALIFICATO, TALI SPESE  SAREBBERO  PIENAMENTE  COMPENSATE  DA UN ENORME GUADAGNO DI CARATTERE SOCIALE  E DI CIVILTA’ E QUINDI  SICURAMENTE  ANCHE DI NATURA ECONOMICA .


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