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giovedì 9 ottobre 2014

PAGARE DI MENO PER PAGARE TUTTI


 
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   "  PAGARE  DI  MENO  PER  PAGARE  TUTTI "

 

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LE  VERE  RIFORME  PER  LA  CRESCITA  ECONOMICA  E  SOCIALE 

 

Posto che :

L'ART. 53  DELLA  COSTITUZIONE  RECITA : "  TUTTI  SONO  TENUTI  A  CONCORRERE  ALLE  SPESE  PUBBLICHE  IN  RAGIONE  DELLA  LORO  CAPACITA'  CONTRIBUTIVA .   IL  SISTEMA  TRIBUTARIO  E'  INFORMATO  A CRITERI  DI  PROGRESSIVITA' ".

 

 

 

 LA  SITUAZIONE ECONOMICA   DEL  PAESE  E'  IN  PIENA  RECESSIONE  E   L ' UNICA  VIA  PER  ARRESTARE  QUESTO PROCESSO  DEGENERATIVO  E'  QUELLA  DI IMMETTERE  CON  LA  MASSIMA  URGENZA  LIQUIDITA'  DI  DENARO NEL  CIRCUITO  ECONOMICO , REALIZZANDO  CONDIZIONI  FAVOREVOLI  PER  LE  IMPRESE  AL  FINE  DI  POTER  MEGLIO  AFFRONTARE  LE  DIFFICOLTA'  DELLA  CRISI   E  RIGUARDO  ALLE PERSONE  FISICHE , AL  FINE  DI  RIDARE  A  CHI  NE HA  BISOGNO  PIU'  POSSIBILITA'  DI  ACQUISTARE  BENI  DI  CONSUMO  E  SERVIZI .

 

PER  OTTENERE  CIO'  IL  GOVERNO  E  IL  PARLAMENTO    DEVONO  SUBITO  ATTUARE  UNA  RADICALE IMPORTANTE  RIFORMA  DEL SISTEMA  FISCALE , VOLTA  ALLA SEMPLIFICAZIONE    IN  MATERIA  DI  IMPOSTE  E  TASSE ,  SIA  RIGUARDO  ALLE  IMPRESE  CHE  RIGUARDO  ALLE  PERSONE  FISICHE . ,    OPERANDO   L ' ABOLIZIONE  DI  TUTTE  LE  IMPOSTE  VIGENTI  E  ADOTTANDO  PER  QUALSIASI  TIPO  DI  CONTRIBUENTE , SOLO  DUE  TIPOLOGIE  DI  IMPOSTE  : 

-  UN ' IMPOSTA  UNICA , CON TRE ALIQUOTE,  CHE  GRAVI  SUI  REDDITI  REALI DA  LAVORO    DELLE  IMPRESE  E  DELLE  PERSONE  FISICHE  E  SULLE  RENDITE  FINANZIARIE  E  SUI PATRIMONI ;

-E  UNA  TIPOLOGIA  DI  TASSE  SUI  SERVIZI  COMUNALI ;

  
ADOTTANDO  :

 

-  UN  REDDITO  MINIMO  GARANTITO  NEI  CONFRONTI  DI  TUTTI  COLORO  CHE  SONO  RIMASTI  PRIVI  DI  REDDITO A CAUSA DELLA  PERDITA  DI  LAVORO  O  DELLA  IMPOSSIBILITA'  REALE DI  TROVARE  LAVORO.  E  NELL' ATTESA  DELLA  POSSIBILITA' DI  RICEVERE  UNA  QUALCHE  OFFERTA  DI  IMPIEGO  DA  PARTE  DI  ENTI  PRIVATI  O  ENTI  PUBBLICI;   

 

 LA  ESENZIONE  DAL  PAGAMENTO  DI  IMPOSTA  NEI  CONFRONTI  DEI  CONTRIBUENTI   AVENTI    REDDITI  ANNUI  FINO  A  15.000  EURO ;

 

 1 )  ALIQUOTA   DEL  20  %  ,  SUI  REDDITI ANNUI E  SULLE  RENDITE  FINANZIARIE  ,  DA  15.001 EURO  A  50.000 EURO ;




2 )  ALIQUOTA  DEL  30 %  , SUI  REDDITI ANNUI  E  SULLE   RENDITE  FINANZIARIE  , DA  50.0001  A  200.000  EURO ,(  L'ALIQUOTA  DEL  20 %  SULLA  PARTE  DA  15.001  A  50.000  E  DEL  30 %  SULLA  PARTE  ECCEDENTE , DA  50.001 A  200.000 ) ;

 

3 )  ALIQUOTA  DEL  40 %  , SUI  REDDITI  ANNUI  E  SULLE  RENDITE  FINANZIARIE ,  DA  200.001 EURO  E  OLTRE. (  DA  APPLICARE  SULLA  PARTE  ECCEDENTE ,  DA  200.001  EURO  IN  POI ).         
                   

 UNA   TALE  RIFORMA  FISCALE  AVREBBE  INDUBBIAMENTE  EFFETTI  POSITIVI  FAVOREVOLI  NON  SOLO  NEI  CONFRONTI  DEI  CONTRIBUENTI ,  BENSI'  ANCHE  NEI  CONFRONTI  DELL' ERARIO  DELLO  STATO ,  IL  QUALE  VEDREBBE  AUMENTARE  SENSIBILMENTE  LA  PROPENSIONE  DA  PARTE  DI  TUTTI  I  CITTADINI   ED  IMPRESE  AL  PAGAMENTO  DELLE  IMPOSTE E TASSE  E  L'INCREMENTO  DELLE  ENTRATE  NELLE  CASSE  STATALI.

INOLTRE , NE  DERIVEREBBE  UN  PALESE  AUMENTO  DELLE  CAPACITA'  REDDITUALI  DI  CIASCUNO ,  CON  CONSEGUENTE  MAGGIORE  DISPONIBILITA'  VERSO  I  CONSUMI  DI  BENI  E  DI  SERVIZI   E  QUINDI ,  UN  MIGLIORAMENTO  DELLE  CONDIZIONI   DA  PARTE  DELLE  IMPRESE  ,   DAL  PUNTO  DI  VISTA  DELLA  CRESCITA  AZIENDALE  E  PERTANTO  UNA  MAGGIORE  DISPONIBILITA'   AD  ASSUMERE  LAVORATORI ;

 

SE  A  QUESTI  PROVVEDIMENTI  FISCALI  SI   AGGIUNGONO  ANCHE  PROVVEDIMENTI  LEGISLATIVI  DI  SEMPLIFICAZIONE  DELLE  NORME  BUROCRATICHE   SUI  RAPPORTI  DI  LAVORO  E  COMMERCIALI , NONCHE'  SU  QUELLI CONTRATTUALI , PUR  NEL  MANTENIMENTO  DELLE  GARANZIE  COSTITUZIONALI  SUI  DIRITTI E  SUI  PRINCIPI  IVI CONTENUTI ( ART.18 ) , CERTAMENTE  AVVERREBBE  UN'APERTURA  IMPORTANTE  RIGUARDO  AI  POSSIBILI  PROSSIMI E FUTURI  INVESTIMENTI  DA  PARTE  DI  IMPRESE  DI  PAESI  ESTERI  VERSO  IL  NOSTRO  TERRITORIO  NAZIONALE   E  SULLA  NOSTRA  ECONOMIA  REALE.

 

ANCHE  IL  COMPARTO  BANCARIO  NE  AVREBBE  CONCRETI  VANTAGGI  , RISCONTRANDO  UN  INCREMENTO  DEI  DEPOSITI  A  RISPARMIO  DA  PARTE  DI  PERSONE  CHE  FINALMENTE  POSSONO  GODERE  DI  UNA  PIU'  AGEVOLE  SITUAZIONE  ECONOMICA .  

 

LA  SITUAZIONE  ECONOMICA , DEI  REDDITI   E   DELLE   IMPOSTE   (  IRPEF  )   IN  ITALIA

 

  La  situazione economica e sociale  del  Paese  continua a  registrare  una crisi ancora  molto  grave  , più  pesante  rispetto  agli  altri  Paesi  europei ,  a  causa  dell'elevatissimo  debito  pubblico  e  della  quasi  paralisi  del  sistema  produttivo  (  0,1  %  del PIL )  ;  quest'ultimo  dovuto  a   crescenti  difficoltà  da  parte  di  imprese  a  mantenere  in vita  la  propria  attività  commerciale ,  a fronte di un sistema di tassazioni  troppo  pesanti , che  le  costringe  a  ridurre  drasticamente il numero dei dipendenti , o  anche  a chiudere  l'attività stessa .  A  ciò  si  aggiunge   un  forte  calo  dei  consumi  da  parte  dei cittadini , la  cui  condizione dal  punto di vista del reddito   diventa  anch'essa  , di giorno in giorno , sempre più drammatica ,  aumentando  il  numero  dei  disoccupati  e  delle  persone  ridotte  in  miseria.

I  più  recenti  dati  statistici  rilevati  da  competenti  organi  istituzionali  ,  indicano  che nel contesto  della popolazione  italiana  di  circa  sessanta milioni  di  cittadini ,  vi  sono  quasi  sei  milioni  di  individui  in povertà assoluta , (  circa  il  10 %  della popolazione ), il  cui  numero , purtroppo ,  è  continuamente  in  crescita , che  soffrono  letteralmente  la fame e che sono privi di alloggio e vestiario ;   oltre  a  questi  cinque milioni ,  vi sono  quasi dieci milioni di persone in povertà relativa ( circa  il 16 % della popolazione ) ,  con  redditi  minimi e assolutamente insufficienti  a sostenere un tenore di vita umanamente accettabile e dignitoso ;  riguardo alla restante parte  di persone, vi  è  una  fascia  mediana  di  circa  15  milioni  e  seicentomila di cittadini (  il  26 %  della popolazione )  che , soffrono  pesantemente  la crisi ,  percependo  redditi  che  non  consentono di sostenere , sino alla fine del mese , le necessarie spese per i bisogni e i servizi essenziali    ;  un  38  %   della popolazione  ( circa  23  milioni ) viene a costituire una fascia  nella quale , in misure diverse , ma pur sempre  importanti , le difficoltà economiche  gravano sensibilmente ;  infine ,  va   rilevato che  il  10 %   (  sei  milioni ) del  totale ( 60 milioni )  dei cittadini  percepisce  redditi  e  rendite  in  misura molto elevata  e  il  cui  ammontare  addirittura  è   pari  al  40 %   della  ricchezza  complessiva  nazionale.

 

L'ATTUALE  REGIME  FISCALE   E'  IL  SEGUENTE :

 

L’imposizione fiscale sul reddito delle persone fisiche IRPEF è una imposta diretta e progressiva, proporzionale all’effettiva entità di tutti i redditi percepiti dal contribuente che, di conseguenza, anche per il 2014 verserà l’imposta in funzione degli scaglioni di reddito nel quale rientra, corrispondendo al Fisco il dovuto in funzione alla relativa aliquota IRPEF.,

 Per il 2014 le aliquote continuano ad essere  le stesse, variando  tra il 23% e il 43%:

Rimane fissata a 8.000 euro la soglia sotto la quale non si pagano le tasse (no tax area).

Attualmente , le aliquote  IRPEF  per   scaglioni  sono  :

Il primo scaglione IRPEF coinvolge i contribuenti con un reddito  sino  a  15.000 euro. In questo caso l’aliquota  IRPEF è del  23 % .

Il secondo scaglione IRPEF è quello che comprende i redditi tra da 15.001 euro a 28.000 euro. L’aliquota riservata a questa fascia è del 27%,
È importante evidenziare che a partire dal secondo scaglione in poi (quindi in caso di reddito maggiore rispetto a quello con aliquota base), si applica l’aliquota successiva solo per la parte eccedente di reddito.

Il terzo scaglione di reddito è quello compreso tra 28.001 euro e 55.000 euro, per contribuenti con un reddito massimo di 4.583 euro. L’aliquota IRPEF  è fissata al 38% sulla soglia eccedente la seconda, (ossia si applica il 38% solo per la quota di reddito che supera i 28 mila euro, ai quali si applica l’aliquota precedente del 27%).

Il quarto scaglione IRPEF coinvolge tutti i contribuenti da 55.001 euro a 75.000 euro, che presentano un reddito mensile non superiore a 6.250 euro. Per questi contribuenti, l’aliquota IRPEF sulla quota eccedente il precedente scaglione è del 41% e di conseguenza l’onere fiscale più alto sarà pari a 25.420 euro.

Oltre i 75.000 euro di reddito, ovvero per il quinto ed ultimo scaglione di reddito, l’aliquota IRPEF è pari al 43%. I contribuenti facoltosi, che percepiscono un reddito annuo eccedente i 75 mila euro, ovvero oltre 6.250 euro mensili dovranno corrispondere 25.420 euro più il 43% sul reddito eccedente.

 

Questo livello rimane sostanzialmente lo stesso fino al raggiungimento dei 28mila euro (il valore mediano della distribuzione dei redditi). Superata questa soglia, l’aliquota marginale effettiva sale al 41% e sino al 43%, con oscillazioni trascurabili, fino ai massimi livelli di milioni di euro.

 

 

 

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