RIFLESSIONI AD AMPIO RAGGIO: LA DEMAGOGIA DEL POTERE POLITICO

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IL COLLASSO DEL SISTEMA PRODUTTIVO E LA DEMAGOGIA DEL POTERE POLITICO

IL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO E' GIUNTO ORAMAI AL COLLASSO , E SE NON INTERVERRANNO IN TEMPI BREVI MISURE GOVERNATIVE REALMENTE EFFICACI IN CAMPO ECONOMICO E FINANZIARIO, IL TRACOLLO SARA' DIFFICILMENTE EVITABILE ; A QUEL PUNTO LA TROIKA EUROPEA SARA' COSTRETTA A PROCEDERE AL COMMISSARIAMENTO DELL' ITALIA E QUESTO AVVERRA' NECESSARIAMENTE IN QUANTO CHE LE FALLE DEL DEBITO PUBBLICO GIA' PERICOLOSAMENTE AMPIE ( OLTRE I DUEMILA MILIARDI DI EURO , SEMPRE CRESCENTI PER VIA DEGLI INTERESSI ANNUI ) AUMENTERANNO ULTERIORMENTE A CAUSA DELLA PERSEVERANTE INCAPACITA' DI QUESTA POLITICA ITALIANA DI GOVERNARE LE RISORSE DEL PAESE NEL MODO CORRETTO E PRODUTTIVO ;

SINO  AD  ORA  NESSUNO DEI PRECEDENTI GOVERNI   E'  STATO  CAPACE  DI  AGGREDIRE  CON RIGORE  E  DETERMINATEZZA  IL  FENOMENO  DIFFUSO  DELLA  CORRUZIONE , DEI  TRAFFICI ILLECITI DI CAPITALI , DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA,   ATTUANDO SERI INTERVENTI   PER RENDERE PIU’ EFFICIENTI ED EFFICACI   GLI APPARATI DELLO STATO , NELLA LOTTA E REPRESSIONE DI TALI MALI ;
NE' ESSI HANNO  VOLUTO  E  SAPUTO  ABBATTERE  I  PRIVILEGI  SCANDALOSI  DELLE CASTE  E  GLI INTERESSI  CORPORATIVI  DI  VARIE  CATEGORIE  SOCIALI;
NE'  HANNO   SAPUTO  MAI  PORRE  IN ESSERE   SERIE  E CONCRETE  RIFORME  RIGUARDANTI  IL  MONDO  DEL LAVORO   E LE NORME RIGUARDANTI I RAPPORTI FRA LE IMPRESE  E  LE CATEGORIE DEI LAVORATORI .

QUESTO GOVERNO , PRESIEDUTO DA MATTEO RENZI , VUOLE MUOVERSI CON DETERMINAZIONE AL FINE DI USCIRE DALLA ATTUALE SITUAZIONE DI STALLO , MA GIA’ DAI PRIMI INTERVENTI ESSO MANIFESTA APERTAMENTE LA SUA INTENZIONE DI VOLER RISOLVERE IN MODO CHIARAMENTE " DEMAGOGICO " , I MOLTI PROBLEMI CHE ATTANAGLIANO LA NOSTRA ECONOMIA ;

RIGUARDO AL PROBLEMA DEL LAVORO , VOLENDO CHIUDERE IL “ RITENUTO VECCHIO “ CAPITOLO DELL’ ART. 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI ( LEGGE 300/70 ), PERALTRO GIA’ MODIFICATO NEL “2012 “ , E APRENDO UN NUOVO CAPITOLO , SECONDO PRINCIPI E REGOLE DI TIPO “ LIBERISTA “ ; UN SISTEMA , GIA’ IN VOGA IN TALUNI PAESI EUROPEI, DOVE EMERGONO CON PRIMARIA IMPORTANZA GLI INTERESSI DI UN MERCATO GLOBALE , PREMINENTEMENTE FINANZIARIO , E DI UN MONDO DELLE IMPRESE , CHE PER COMPETERE IN CAMPO INTERNAZIONALE , INTENDONO TROVARE , COME RIMEDIO PIU’ UTILE A LORO , LO SVALUTARE IL FATTORE “ LAVORO “ ( SACRIFICANDO I LAVORATORI , SIA NEI LORO DIRITTI SIA ECONOMICAMENTE NEI SALARI ) , PIUTTOSTO CHE IMPEGNARE LE PROPRIE RISORSE ECONOMICHE ATTRAVERSO NUOVI E PIU’ MODERNI INVESTIMENTI E PROGETTI DI PRODUTTIVITA' SOCIALE .

QUESTO E’ UN GOVERNO , CHE SE DA UN LATO MOSTRA DECISIONISMO , DALL'ALTRO LATO INVECE NON MOSTRA NESSUNA DETERMINAZIONE , NESSUNA PRECISA E CHIARA VOLONTA’ DI VOLER CONTRASTARE SERIAMENTE ED IN MODO EFFICACE ( COSA CHE DOVREBBE ESSERE FATTA ATTRAVERSO TUTTI QUEI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI, ECONOMICI ED ORGANIZZATIVI, CHE SAREBBERO NECESSARI NELL’AMBITO DEGLI ORGANISMI GIUDIZIARI E AMMINISTRATIVI DELLO STATO) , PER SCONFIGGERE TUTTI QUEI MALI E QUELLE INEFFICIENZE PRIMA DENUNCIATE , RIGUARDANTI LA GRANDE EVASIONE FISCALE ( OLTRE 170 MILIARDI DI EURO ) , LO SCANDALOSO FENOMENO DELLA CORRUZIONE ( OLTRE 60 MILIARDI DI EURO ) , LE INFILTRAZIONI , ATTIVITA’ ILLECITE E LE SPECULAZIONI DELLE MAFIE ( IL CUI FATTURATO E' DI OLTRE 160 MILIARDI DI EURO ) INFILTRATESI NEGLI APPARATI PUBBLICI , NEL MERCATO DEL LAVORO E NEL COMMERCIO , NONCHE’ IN QUELLO FINANZIARIO BANCARIO.

QUESTO E’ UN GOVERNO , CHE SI PREOCCUPA PRINCIPALMENTE DI ELIMINARE TUTTI I POSSIBILI “OSTACOLI “ ALLA REALIZZAZIONE DEL SUO PROGETTO DI POTERE , ATTRAVERSO LA RIFORMA COSTITUZIONALE DEL “ BICAMERALISMO PERFETTO “ ; ATTRAVERSO UNA RIFORMA DI UNA LEGGE ELETTORALE “ PIU’ COMODA “ , ELIMINANDO LA POSSIBILITA’ AI CITTADINI DI UTILIZZARE IL SISTEMA DELLE PREFERENZE ; ATTRAVERSO TENTATIVI DI RIDURRE IL POTERE LEGISLATIVO DEL PARLAMENTO , E COSI' RINFORZARE QUELLO DEL GOVERNO ; ATTRAVERSO LA EMARGINAZIONE DEI SINDACATI E LA ESCLUSIONE DI ESSI NELLA POSSIBILITA’ DI LORO INTERVENTI IN AMBITO GOVERNATIVO IN MATERIA DI PROBLEMI SUL LAVORO;

QUESTO E' UN GOVERNO , PERALTRO COSTITUITOSI IN MODO IRRITUALE SOTTO IL PROFILO COSTITUZIONALE , CHE STA DIMOSTRANDO , NELLA PERSONA DEL PRESIDENTE RENZI , DI SAPER " SCALARE " LA VETTA DEL POTERE USANDO UNA LEVA PALESEMENTE DEMAGOGICA ; ACCATTIVANDO CONSENSI POPOLARI ATTRAVERSO PROVVEDIMENTI APPARENTEMENTE E PURE PARZIALMENTE FAVOREVOLI ( GLI 80 EURO IN PIU' , MENSILI , SOLO A CHI HA UN REDDITO SINO A 1200 EURO ) , MA DISATTENTENDO COLPEVOLMENTE TUTTE QUELLE ALTRE ISTANZE DI FASCE SOCIALI PIU' DEBOLI E INDIFESE ,DISOCCUPATI E GIOVANI INOCCUPATI , INDIGENTI , PROFONDAMENTE DISPERATI.

IN CONCLUSIONE , UN GOVERNO CHE ESSENDO COSTRETTO A RENDERE I CONTI NEI CONFRONTI DI UN RIGIDO SISTEMA ECONOMICO EUROPEO , NON E' CAPACE E NON VUOLE SOSTANZIALMENTE INTACCARE I GRANDI INTERESSI FINANZIARI , I GROSSI PATRIMONI , E QUEI CAPITALI PROVENIENTI DA TRAFFICI ILLECITI DI AMBIENTI CRIMINALI , CHE IN PRATICA COSTITUISCONO PURTROPPO UNA ECONOMIA " NERA" E SOMMERSA. , MA QUESTO GOVERNO PONE IN ESSERE MISURE DI CARATTERE FISCALE CARICANDO DI ULTERIORI ONERI I PICCOLI E MEDI RIPARMIATORI , I CONSUMI DEI BENI ESSENZIALI ; IN DEFINITIVA , AGGRAVANDO IL FENOMENO DELLA " RECESSIONE " , CON ULTERIORE IMPOVERIMENTO DELLA POPOLAZIONE , LA CHIUSURA DI PICCOLE E MEDIE IMPRESE ARTIGIANE ; LA DELOCALIZZAZIONE DI IMPORTANTI IMPRESE INDUSTRIALI ; COSI' DETERMINANDO IL PERICOLO DI VEDER AUMENTARE LE PROBABILITA' DI PROTESTE E SOMMOSSE SOCIALI IN VARIE LOCALITA' DEL TERRITORIO NAZIONALE, SINO A LIVELLI DI VERA " ROTTURA " NEI RAPPORTI SOCIALI E ISTITUZIONALI E QUINDI DEL SISTEMA DEMOCRATICO.

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