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mercoledì 15 luglio 2015

LA CRISI GRECA






                                                                LA  CRISI  GRECA
                                      E’  INARRESTABILE  LA  SPIRALE  NEGATIVA  DELLA  GRECIA  ? 

L’invito a lasciare la dittatura dell’Euro ed aderire ai BRICS era stato formulato in precedenza  da  Putin anche al Premier greco Tsipras , durante la sua recente visita a Mosca. Per la Grecia si configura ormai come l’unica alternativa ai diktat della Troika (UE, BCE e Fondo Monetario Internazionale
Una  via  d’uscita  ,  potrebbe  essere  offerta  dai   B R I C S  , a  breve  , alla  Grecia  e  in  un  prossimo  futuro   anche  ad  altri  Paesi  della   E U  che  non  trovassero  vie  d’uscita  dalla crisi  a cagione  delle  regole  restrittive  imposte  dalla  Troika . 
I    BRICS, ovvero Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, che con la loro Nuova Banca per lo Sviluppo offrono crediti senza condizioni e grandi progetti infrastrutturali a cui partecipare.


Note  : Una delle novità che ha maggiormente caratterizzato lo scenario internazionale negli ultimi anni è rappresentata la graduale affermazione di un aggregato geoeconomico, identificato dall'acronimo BRICS, formato dal Brasile, dalla Russia, dall'India, dalla Cina e dal Sudafrica . La progressiva affermazione, acuitasi con la gravissima congiuntura economica internazionale, di nuove sedi e meccanismi di concertazione internazionale (ad esempio con l'emergere del G20) delinea inediti spazi d'intervento per queste nuove potenze geoeconomiche, chiamate da un lato a competere sulla scena mondiale con i ruoli tradizionalmente svolti dagli Stati Uniti e dalla altre potenze economiche occidentali ed a rivendicare, dall'altro, una leadership condivisa della Comunità internazionale.
BRICS è un acronimo, utilizzato in economia internazionale, che individua cinque paesi (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) accomunati da alcune caratteristiche simili, tra le quali: la condizione di economie in via di sviluppo, una popolazione numerosa, un vasto territorio, abbondanti risorse naturali strategiche e sono stati caratterizzati, nell’ultimo decennio, da una forte crescita del PIL e della quota nel commercio mondiale. I paesi del BRICS comprendono oggi oltre il 42% della popolazione mondiale, il 25% della totale estensione della Terra, il 20% del PIL mondiale, e circa il 16% del commercio internazionale.

I BRICS hanno infatti deciso di mettere su un’alternativa sia al Fondo monetario internazionale (Fmi) che alla Banca mondiale, le due istituzioni, ambedue operanti a Washington, che erano nate appunto a Bretton Woods e che sono state l’emblema negli ultimi sette decenni della supremazia americana, dando alla sua valuta un enorme potere di signoraggio sul resto del mondo.
La nuova architettura dà il via a un nuovo sistema multipolare di governance della finanza mondiale. Da ora in poi non ci sarà più solo Washington, sede sia dell’Fmi che della Banca mondiale, ma anche Shanghai, dove le nuove istituzioni avranno sede :  La New Development Bank, che avrà sede a Shanghai, partirà con un capitale iniziale di cinquanta miliardi di dollari .
 Brasile, Russia, India e Cina hanno avuto tra il 2001 e il 2010 un tasso di crescita cumulato del pil di quasi il 100%, contro il misero 35% dei sei Paesi più industrialiazzati. Oggi, a dieci anni di distanza dall’invenzione del termine  ( BRICS ) , le quattro economie emergenti sono considerate il vero «motore» della crescita globale.








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