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LA VIA DELLA
SERENITA’
La via della “
serenità “ non è
quella della felicità , né
quella di una
vita ascetica , lontana dalle
emozioni della vita
e dei rapporti
umani ; la “
serenità “ è una
condizione di forza
e di sicurezza
della mente e
dello spirito , che ci
rende capaci di
vivere le nostre
emozioni , quelle intensamente gioiose , come
anche quelle drammatiche ,
ma con
una visione ed un
atteggiamento mentale costruttivo
e di stabilità
verso la realtà .
Per questo motivo
bisogna essere sempre
attenti alle condizioni
della nostra mente
, ai nostri pensieri , e
far sì che
essi non vengano
influenzati negativamente e in
misura così grave
da sconvolgere e
disorientare il nostro
naturale percorso di
vita e di rapporti
interpersonali . Infatti ,
la salute ,
l’equilibrio della nostra
mente è fondamentale per la
salvaguardia delle nostre
stesse difese organiche
e fisiologiche.
Quando tu occupi
la tua mente
con pensieri che
ti cagionano angoscia , persistente timore di
essere colpito da
un male incurabile
, paura di
poterti trovare improvvisamente in una condizione
di impotenza di
fronte ad una
situazione di pericolo
riguardo alla tua
vita oppure a quella di
persone di famiglia ; quando
le tue preoccupazioni diventano
eccessive , con stati
di tensione nervosa
o di depressione , anche
riguardo a temporanei
malesseri o disturbi
funzionali del tuo organismo ; una
situazione quasi di
allarme continuo si
impadronisce del tuo
stato mentale , della tua
capacità di equilibrato
e razionale discernimento
sulla valutazione di
cose e di
avvenimenti , e invece di
potenziare le tue
difese , questo
atteggiamento mentale ed
emotivo le indebolisce
, al punto di
correre il rischio
di entrare nel
panico oppure in
una condizione di
pericolosa depressione psichica
e neurologica , senza saperne
più uscire da
soli , se non
con l’ intervento decisivo
di qualcuno competente.
Noi viviamo la
nostra vita fra
le cose materiali , con
le cose materiali
, utilizzando le cose
materiali ; viviamo in
una realtà materiale , della quale
noi stessi siamo
parte integrante , attraverso
il nostro corpo
fisico , che si nutre
di cose materiali , per sopravvivere .
Ma la nostra vita
è anche fatta
di emozioni , piacevoli , forti ,
blande , spiacevoli, dolorose ; a volte
esse sono cagionate
da fattori fisici , materiali , da eventi
ambientali , oppure da
episodi relazionali , da
rapporti interpersonali , da
fattori di natura psicologica o sentimentale . Tutto ciò
fa parte dell’ordine
naturale delle cose e
quindi della vita normale di ciascuno di noi .
Le emozioni
sono indubbiamente il
frutto dei nostri
pensieri e questi
ultimi , anche se
condizionati dalle cose e
dalla nostra stessa
natura fisica di cui
è composto il
nostro corpo , tuttavia essi
appartengono ad un
mondo diverso da
quello materiale ; essi
sono espressione della
nostra personalità , del nostro
carattere , del nostro
“ io “ interiore .
Una realtà , quella del “ io “ interiore , che , purtroppo , spesso
ed erroneamente , noi identifichiamo solo
con il nostro
corpo , con le nostre sembianze
fisiche , corporee, al
punto tale da
ritenere e convincerci
che altro non
siamo se non
fatti esclusivamente di
elementi fisici ( carne , sangue
, acqua ed ossa ).
Ciò che inevitabilmente siamo costretti a
subire , attraverso i nostri
pensieri e le
nostre emozioni , sono tutti i
mutamenti e le
trasformazioni fisiche dei corpi
e delle cose materiali che
interferiscono con la nostra
esistenza ; e soprattutto
le condizioni e
i mutamenti fisici del
nostro corpo .
La qualcosa naturalmente
avviene se noi
continuiamo a considerare questi
rapporti in una dipendenza
molto forte fra
la nostra mente
e la “ fisicità “
delle cose , risultando
inevitabile che ogni
mutamento , il deterioramento , la
perdita di una di
queste cose , venga
a procurare nella
nostra sfera emotiva
uno stato di
ansia , una sofferenza , e anche
un trauma molto
doloroso , in caso di
morte di una
persona cara , come
pure di paura
e di angoscia
nel pensare alla
propria morte .
Per evitare
di subire questo
genere di sofferenze
, dovremmo riuscire
ad educare la
nostra mente a
non coltivare rapporti
di natura emotiva
verso chiunque e verso
qualsiasi cosa ; divenendo
esseri umani insensibili
e indifferenti nei
confronti di tutti
e di tutto ;
in definitiva , diventeremmo dei mostri
umani . Fatto chiaramente
inaccettabile .
Allora , la via più giusta è
quella di riformulare a
noi stessi la
domanda : “
Chi siamo veramente
noi ? Se
cerchiamo in noi
qualcosa di autentico , di non
precario come purtroppo
è il nostro
corpo , dobbiamo riconsiderare
la nostra esistenza identificandola con
la nostra mente , con la nostra coscienza , con i
nostri pensieri , con il nostro carattere , con
tutti quei fattori autentici ,
non fisici , non materiali , che
configurano la nostra personalità . Questo dovremmo
farlo anche riguardo
alla considerazione che
abbiamo nei rapporti
con le altre
persone .
Soltanto così la nostra
sfera emotiva potrà
assumere anch’essa la
sua autenticità , affrancandosi
dall’ istintivo legame che condiziona la nostra
mente alla forma
fisica delle cose ,
facendo sì che
diventi libera di
esprimersi attraverso quei
sentimenti e quei
pensieri che possono
nascere da rapporti
di conoscenza vera
e profonda del
carattere e della
personalità, sia riguardo a
noi stessi che
nei confronti di
altri esseri umani .
Se riusciamo a
vedere le cose
del mondo fisico ,
il nostro stesso
corpo , le
sembianze fisiche di ogni
persona , non come
fattori costituenti uniche
realtà capaci di
generare emozioni vere
e durature , ma solo
come
componenti esteriori di una realtà
ben diversa e più
autentica , costituita
dall’essere pensante e
cosciente che è
in noi , come
in altri ; allora saremo capaci
di vivere emozioni
più profonde e
durature , legate ad un
mondo di sentimenti
in cui rimangono
come scolpite nel
marmo o scritte
in modo indelebile le
note del carattere di una persona ,
piuttosto che le sembianze del
suo corpo o
la immagine del
suo viso che va col
tempo sempre più
sbiadendosi nella memoria. Ci accorgeremmo
di saper vivere
le nostre emozioni
con molta più
forza e intensità
, con la serenità
di chi è
riuscito ad “ elevare
“ le proprie emozioni
rivolgendole verso fattori e cose non
soggette alla caducità
della loro esistenza
fisica . Non staremmo
continuamente preoccupati ,
ansiosi , in estenuanti
esami e controlli
delle condizioni fisiche
e delle forme
del nostro corpo e
in irrisori interventi su
parti del medesimo.
Preoccupati più dell’apparire
che dell’essere .
Come si può
ritrovare in noi
stessi e avvertire
la sensazione della
presenza del nostro “ io “ interiore , della nostra
“ mente “ , come entità
“ autonoma “ , non
confusa con gli
elementi naturali e materiali
che la circondano
?
Questo si può
, utilizzando un mezzo meraviglioso costituito
dal suono , e
precisamente dall’armonia dei
suoni e delle
note musicali che
possiamo realizzare in
un ambiente nel
quale abbandonarci e
per un certo
tempo avere la
sensazione che ogni
cosa fisica , materiale , ivi
compreso il nostro corpo , si siano
dissolti , mentre siamo
rimasti soli , la
nostra mente e l’armonia
, in un’esistenza
reciproca , meravigliosa ed eterna.
In un
rapporto capace di
accendere nel
nostro animo e
nella nostra vita energie
incredibilmente forti , di
sviluppare emozioni , sentimenti
, sensazioni di
grande pace , di serenità ,
come anche di
vigore , di forza e di coraggio .
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